Spesso si è parlato del fatto che gli italiani in generale risentono della crisi, il proprio potere di acquisto viene ogni giorno eroso e questo comporta un sostanziale e deciso peggioramento di quelle che sono le condizioni medie di vita.
La crisi ha sicuramente eroso quelle che sono le capacità di spesa di noi italiani, questo è uno dei fattori ma non è l’unico, l’Istat fotografa un quadro impietoso nel quale emerge che le retribuzioni medie degli italiani sono più basse rispetto alla media europea.
Confrontando infatti gli stipendi relativi al mese di ottobre e rapportandoli con quelli dei colleghi tedeschi emerge una sostanziale differenza, questa è alla base anche di quello che è l’impoverimento medio di una famiglia italiana.
In termini di percentuale uno stipendio italiano è inferiore in termini di resa rispetto a quello di un collega tedesco fino a un 14,6 % in meno rispetto, una differenza che viene calcolata basandosi sulla retribuzione oraria lorda.
Questi sono i dati che emergono per il mese di ottobre, certamente se andassimo a parametrizzare questi dati stessi lungo tutto l’arco temporale dell’anno, scopriremmo forse differenze anche più sostanziali, segno di una disuguaglianza non facilmente comprensibile.
Certamente per capire meglio questo quadro a tinte fosche che l’Istat fotografa, dovremmo anche paragonare il livello di spesa media che un italiano sostiene durante l’arco dell’anno per quelli che sono i capitoli principali.
Bisognerebbe mettere a confronto le spese medie di una famiglia tedesca con quelle di una famiglia italiana per cercare di capire se il maggior poter di acquisto di una famiglia tedesca, sia poi di fatto attenuato magari da una vita maggiormente costosa. Poi chiaramente a questo si inseriscono i problemi per i giovani su come trovare lavoro.
Difficile armonizzare le differenti condizioni di vita dei partner europei, questo anche alla luce del fatto che bisognerebbe mettere a confronto differenti sistema di welfare state, modelli economici che posseggono differenze sostanziali da un luogo ad un altro.
L’Istat rileva questa diseguaglianza mettendo a confronto il solo e semplice indicatore della retribuzione lorda oraria, i fattori in gioco sono anche altri, ci basti comunque sapere che i nostri stipendi non sono in linea con i partner europei, ancora una volta noi italiani abbiamo un primato non certo lodevole.
La crisi ha sicuramente eroso quelle che sono le capacità di spesa di noi italiani, questo è uno dei fattori ma non è l’unico, l’Istat fotografa un quadro impietoso nel quale emerge che le retribuzioni medie degli italiani sono più basse rispetto alla media europea.
Confrontando infatti gli stipendi relativi al mese di ottobre e rapportandoli con quelli dei colleghi tedeschi emerge una sostanziale differenza, questa è alla base anche di quello che è l’impoverimento medio di una famiglia italiana.
In termini di percentuale uno stipendio italiano è inferiore in termini di resa rispetto a quello di un collega tedesco fino a un 14,6 % in meno rispetto, una differenza che viene calcolata basandosi sulla retribuzione oraria lorda.
Questi sono i dati che emergono per il mese di ottobre, certamente se andassimo a parametrizzare questi dati stessi lungo tutto l’arco temporale dell’anno, scopriremmo forse differenze anche più sostanziali, segno di una disuguaglianza non facilmente comprensibile.
Certamente per capire meglio questo quadro a tinte fosche che l’Istat fotografa, dovremmo anche paragonare il livello di spesa media che un italiano sostiene durante l’arco dell’anno per quelli che sono i capitoli principali.
Bisognerebbe mettere a confronto le spese medie di una famiglia tedesca con quelle di una famiglia italiana per cercare di capire se il maggior poter di acquisto di una famiglia tedesca, sia poi di fatto attenuato magari da una vita maggiormente costosa. Poi chiaramente a questo si inseriscono i problemi per i giovani su come trovare lavoro.
Difficile armonizzare le differenti condizioni di vita dei partner europei, questo anche alla luce del fatto che bisognerebbe mettere a confronto differenti sistema di welfare state, modelli economici che posseggono differenze sostanziali da un luogo ad un altro.
L’Istat rileva questa diseguaglianza mettendo a confronto il solo e semplice indicatore della retribuzione lorda oraria, i fattori in gioco sono anche altri, ci basti comunque sapere che i nostri stipendi non sono in linea con i partner europei, ancora una volta noi italiani abbiamo un primato non certo lodevole.