L’altro giorno stavo esaminando la mia collezione di pipe, alcune anonime, altre molto vecchie, qualcuna di discreto pregio, altre ancora di nessun pregio ma di grande valore personale perché icone di vecchi ricordi e antiche amicizie.
Ero seduto alla mia scrivania e giusto a fianco, sul lato sinistro c’era, e c’è tuttora, una scatola di sigari Habanos di un certo pregio che ho ricevuto in dono lo scorso Natale. Chi mi conosce sa che apprezzo sia i sigari, quelli buoni, che il tabacco da pipa di qualità. Ero lì che ammiravo queste due cose, i sigari e le pipe e mi è venuto spontaneo chiedermi cosa sia meglio, domande di scarsa importanza sociale, sia chiaro, ma che assumono tutto un loro valore, persino filosofico, quando sei nel ben mezzo di un momento della giornata in cui, straordinariamente, non hai nulla da fare. Questi sono i momenti in cui le cose meno importanti assumono un valore gigantesco e sproporzionato rispetto alla realtà.