Denti provvisori in resina: caratteristiche di questa soluzione

I denti provvisori in resina rappresentano, in molti casi, una soluzione efficace e conveniente dal punto di vista economico. Nel settore dell’odontoiatria pediatrica, la perdita dei denti decidui anteriori causata da fratture coronariche, patologia pulpare e carie viene identificata nel novero dei più gravi fattori eziologici dei problemi dentali. L’odontoiatria ha compiuto enormi passi in avanti nel corso degli anni più recenti, e un progresso significativo è relativo all’adesione allo smalto dei denti decidui, grazie a cui sono state sviluppate diverse tecniche per il ripristino della resa estetica del dente.

Denti da latte e denti provvisori

I denti da latte si caratterizzano per una limitata quantità di smalto dentale. In molti casi, tuttavia, gli specialisti raccomandano di ricorrere a denti in resina provvisori, grazie a cui è possibile risolvere parecchi problemi con una spesa limitata. Grazie alle corone in composito per tecniche indirette che vengono impiegate in laboratorio le caratteristiche fisiche e chimiche risultano ottimizzate. Esse nella maggior parte dei casi vengono polimerizzate con l’impiego di strumenti fisici, come per esempio la pressione, il calore e la luce. Per quel che riguarda i denti provvisori in resina, la loro superficie è uniforme e non porosa; di conseguenza la loro resa estetica è ottimale. Non solo: questi denti provvisori sono molto resistenti rispetto all’abrasione e possono vantare un adattamento eccellente. Ovviamente i dentisti sono ben consapevoli di come un dente in resina provvisorio deve essere realizzato e sanno fornire tutti i suggerimenti necessari in proposito.

Quando c’è bisogno dei denti provvisori in resina

È essenziale provare a preservare gli incisivi primari per una vasta gamma di ragioni: per esempio per la fonazione e la masticazione. Inoltre, se non si procede in tal senso si corre il rischio che si generino e si consolidino delle abitudini sbagliate da cui possono derivare problemi di tipo estetico. Ecco, quindi, che i denti in resina provvisori possono costituire una potenziale soluzione. Ma quanto tempo possono durare? Non si può dare una risposta definitiva a questa domanda, in quanto i fattori in gioco sono molteplici, a cominciare dai comportamenti attuati dal paziente.

La durata e la resistenza

La morfologia coronarica e le caratteristiche di tali lesioni costringono il clinico a impiegare restauri che siano in grado di assicurare il giusto mix di estetica, durata e resistenza. È stata intensa, da parte dei dentisti pediatrici, la ricerca di efficaci alternative per i denti provvisori anteriori, sia in una prospettiva di prevenzione che per una funzione di riabilitazione. Quasi sempre i trattamenti suggeriti consistono in pulpectomie con corone in amalgama o estrazioni, per effetto delle carie che in molti casi i bambini hanno.

Quali materiali vengono impiegati

Sono diverse le tipologie di materiali che possono essere impiegati per assicurare un restauro ottimale dei denti anteriori provvisori: si spazia dalle corone in metallo alle resine fotopolimerizzabili, passando per le corone in resina acrilica, le corone in policarbonato e le corone in metallo preformate con frontale estetico. In genere il livello di resistenza più elevato viene offerto dalle corone in acciaio cromato; esse durano molto a lungo nel tempo, anche se dal punto di vista estetico sono nettamente inferiori ai denti in resina provvisori. Questi ultimi, infatti, sono realizzati con un materiale che asseconda i principali parametri estetici, anche se vanno ricordati la contrazione da polimerizzazione e altri effetti secondari. Ne possono derivare scolorimento marginale e dolore post-operatorio, ma anche carie ricorrenti o perfino perdita del restauro.

Le altre soluzioni

Per contro, le corone in composito si caratterizzano per un adattamento più che discreto; esse vantano una superficie non porosa e uniforme. Invece, in laboratorio si usano i compositi per tecniche indirette, che ottimizzano le caratteristiche fisiche e chimiche. Che si scelga una protesi avvitata su impianti o un’altra soluzione, comunque, è importante avere informazioni precise a proposito della durata e della longevità di ogni opzione. I denti in resina provvisori, di solito, possono prendere il posto dei denti se la durata del trattamento è superiore a un anno. Non di rado, comunque, essi possono essere mantenuti nel caso in cui il paziente sia costretto a fare a meno di un dente definitivo in metallo ceramica o in zirconio ceramica. Ovviamente, ciascuna tipologia di corona provvisoria presenta un prezzo specifico, da valutare secondo le indicazioni del dentista.