Devo essere sincero: quando ho visto per la prima volta Michele Morrone in “365 giorni”, ho pensato che fosse il classico belloccio da copertina. Poi ho scoperto che dietro quegli occhi di ghiaccio e quel fisico scolpito si nasconde una storia molto più interessante di quanto avessi immaginato. Non solo cinema, ma anche musica, vita privata complicata e un passato per nulla scontato. Insomma, oggi ti porto a fare un giro nella vita di uno degli attori italiani più chiacchierati degli ultimi anni. Mettiti comodo.
Gli inizi di Michele Morrone, tra sogni e fatiche
Non ci si improvvisa star internazionali, e Michele Morrone lo sa bene. Nato nel 1990 a Vizzolo Predabissi (provincia di Milano), la sua infanzia è stata tutto fuorché una passeggiata. Cresce in un ambiente semplice, il classico ragazzo di provincia che guarda il mondo con occhi affamati. Suo padre se ne va troppo presto, quando lui è ancora un ragazzino. E quella perdita, inutile girarci intorno, ti cambia. Ti costringe a crescere in fretta.
La recitazione arriva quasi per caso, ma quando scatta la scintilla, Michele capisce che quella è la sua strada. Si iscrive a corsi di teatro e si fa le ossa sui palchi, senza pretese e senza sconti. C’è chi lo ricorda in piccoli ruoli in fiction italiane, ma il vero Michele Morrone si stava solo scaldando. E non lo sapeva ancora nessuno.
365 giorni: il film che gli ha cambiato la vita
Poi, di colpo, la vita gli presenta il conto. O forse il biglietto d’ingresso per qualcosa di enorme. “365 giorni” esce nel 2020 e boom!, Michele Morrone si ritrova catapultato su Netflix e in ogni angolo del pianeta. Tutti parlano di lui, e non solo per il suo personaggio, Massimo Torricelli, questo boss mafioso tormentato e affascinante. No, si parla di lui perché incarna un’idea di mascolinità che o ami o odi, senza vie di mezzo.
Ora, che il film abbia sollevato qualche polemica è fuori discussione. Alcuni lo hanno criticato per il messaggio, altri hanno chiuso un occhio (o entrambi!) davanti alla trama, catturati dall’alchimia pazzesca tra i protagonisti. Però, se mi chiedi cosa penso io, ti dico che Morrone è stato perfetto in quel ruolo. Fisico da modello, sguardo che buca lo schermo e quella voce bassa e graffiata che sembra fatta apposta per ipnotizzarti. Ha interpretato un uomo pieno di ombre, e lo ha fatto suo. Punto.
Michele Morrone musicista: tra palco e realtà
E qui arriva la sorpresa. Perché uno pensa: “Ok, è un attore, magari farà il modello e via”. E invece no. Michele Morrone tira fuori una chitarra, si siede, e inizia a cantare. Lo fa con una naturalezza che spiazza, e si capisce subito che non è una cosa tirata su all’ultimo per cavalcare l’onda del successo.
Il suo album si chiama “Dark Room”. Se non l’hai mai ascoltato, fallo. Sul serio. Dentro ci sono pezzi che hanno fatto da colonna sonora al film, tipo “Feel It” o “Hard For Me”. Ma c’è di più: nei suoi testi c’è quella malinconia che non ti aspetti, un’ombra che torna e ritorna, come se ogni canzone fosse un pezzo di diario personale.
Lui stesso ha raccontato di aver iniziato a scrivere musica in un periodo complicato della sua vita. E si sente. Non c’è trucco, non c’è inganno. La voce è ruvida, ogni parola pesa. Non sarà un cantautore alla vecchia maniera, ma a me, personalmente, arriva forte e chiaro.
Vita privata: luci, ombre e tanto mistero
Ecco, qui entriamo nel campo minato. Perché Michele Morrone è uno che sa tenersi strette le cose sue. Non è uno di quelli che postano tutto sui social, anzi. Però qualche pezzo del puzzle lo conosciamo.
È stato sposato con Rouba Saadeh, una stilista libanese (brava, tra l’altro), e insieme hanno avuto due figli. La loro storia è finita, ma lui ha sempre mostrato un rispetto raro per la sua ex e per la famiglia. Quando ne parla, si capisce che è un padre presente, che i figli sono il suo mondo. E lo dice senza giri di parole.
Se poi vogliamo parlare di gossip, be’, si sono rincorse voci su flirt e frequentazioni varie. Ma onestamente, chissenefrega. Quello che conta è che, dietro il personaggio, c’è un uomo che ha affrontato momenti bui e ne è uscito più forte. E a me queste cose piacciono.
E adesso? Il futuro di Michele Morrone è tutto da scrivere
Siamo arrivati al punto in cui ci si chiede: “E adesso?”. Michele Morrone non ha intenzione di fermarsi. Dopo il successo planetario di “365 giorni”, ha firmato per nuovi progetti internazionali, cinema e televisione. C’è chi dice che lo vedremo in serie americane, chi giura che stia lavorando a un nuovo album. Di sicuro, non ha nessuna voglia di restare fermo.
E questo è il bello di lui. Non si è mai adagiato sugli allori, non si è mai accontentato di fare il minimo. Se lo guardi bene, capisci che è uno che vuole di più. E, tra noi, è uno che può prenderselo.
Alla fine dei conti, Michele Morrone è il classico esempio di come la vita possa sorprenderti. Un ragazzo di provincia che si è preso il suo posto nel mondo, con fatica e senza mai perdere la testa. Ti può piacere o meno, ma di sicuro non passa inosservato.