Bambini e alimentazione: come educare i bambini al cibo

Bambini e alimentazione

Prima di iniziare a parlare dell’educazione dei bambini nei confronti del cibo, è bene specificare che questo articolo non ha lo scopo di insegnare di influenzare i genitori per quanto riguarda lo svezzamento dei bambini. Non siamo qui a dispendiare consigli o a spacciarci per nutrizionisti, bensì vogliamo semplicemente spiegare e capire insieme a voi com’è possibile insegnare ai bambini a nutrirsi nel modo corretto sin da piccolini. Secondo il nostro modesto parere, per quanto riguarda l’alimentazione dei bambini, ci sono dei principi ben precisi da dover rispettare. Come prima cosa, scegliere i nuovi alimenti, non deve sembrare una costrizione o una forzatura, bensì questo deve avvenire nel modo più naturale possibile. I bambini, sia durante l’infanzia che in età più avanzata, devono nutrirsi nel modo giusto, dunque non bisogna né eccedere e tantomeno dare quantità di cibo minime. Questo proprio perché devono avere la possibilità di nutrirsi in libertà e crescere nel modo più giusto, onde evitare problemi legati alla salute. Ma il bambino in che modo sceglie il cibo? Come vive il momento dei pasti e qual è la visione nei confronti del cibo? Cerchiamo di capirlo insieme

Scelta del cibo

Differentemente dagli adulti, il bambino non differenzia il bene dal male, di conseguenza non pensa se un cibo possa fare bene o male alla propria salute. Le sensazioni a cui un bambino si affida sono differenti, e di conseguenza valuta il cibo a seconda del proprio gusto. Per scegliere il cibo il bambino si affida a quattro sensi, ovvero il tatto, l’olfatto, la vista e il gusto. Per quanto riguarda il tatto, utilizza questo senso per avvicinare il cibo alla bocca, toccarlo e capire di cosa si tratta. Per quanto riguarda l’olfatto, invece, utilizza questo senso per sentire il profumo delle pietanze che gli vengono offerte. Per quanto riguarda la vista, il bambino utilizza questo senso osservando ciò che gli viene messo nel piatto. Infine per quanto riguarda il gusto, valuta il cibo attraverso il sapore che più gli piace. Di conseguenza, per poter fare in modo che il bambino possa nutrirsi con gioia è necessario che gli venga presentata una pietanza che possa rendergli il momento del pasto gioioso. È importante sapere che un bambino non valuta un cibo buono cattivo a primo impatto, dipende tutto da come gli viene presentata la pietanza.

Il momento dei pasti

È molto importante che nel momento dei pasti tutta la famiglia si è riunita. Il bambino ha bisogno di un momento di convivialità dal quale possono apprendere ed imparare diversi comportamenti da parte dei genitori, quali la condivisione del cibo e la scoperta dei nuovi gusti proposti. Difatti, per fare in modo che il bambino accetti nuovi gusti che gli vengono proposti, è necessario che i genitori siano i primi a mangiare per poi condividere con il bambino, in modo tale vieni suscitata la voglia era curiosità nei confronti del nuovo. Questa azione non solo vantaggiosa per fare in modo che il bambino possa iniziare a mangiare cibi nuovi, ma è anche fondamentale per incrementare l’apertura mentale dello stesso. Ovviamente il tutto deve essere fatto senza minime forzature, al contrario il bambino deve essere stimolato e deve avere la voglia di sperimentare, di crescere scoprendo cose sempre nuove.

La visione del cibo

Stando al nostro modesto parere, è molto importante far capire al bambino che il cibo non è solo un mezzo attraverso cui poter crescere, ma il cibo e anche cultura e tradizione. Ad esempio, per poter incentivare la curiosità nei confronti della cultura culinaria, quando il bambino sta gustando una pietanza sarebbe opportuno raccontare le origini di questo piatto. Come quando il bambino sta mangiando una gustosa ciambella e la ricetta vietata tramandata dalle generazioni precedenti, si può raccontare al bambino quando gustavi anche tu questa ciambella seduta a tavola assieme a tutta la famiglia. Insomma è necessario che il bambino acquisisca il concetto che il cibo non è solo un mezzo di crescita, bensì ha tutto un altro sistema attorno. È anche importante coinvolgere il bambino nel momento in cui si va a fare la spesa, farsi aiutare, sia a cucinare che ad apparecchiare la tavola, e è anche importante curare la disposizione del cibo nel piatto e anche la disposizione della stessa tavola.

E cos’altro è bene insegnare al proprio figlio? Si sa, essere genitore è il compito più difficile che esista, non si è mai sicuri ti comportarsi nel modo giusto. Eppure è molto importante instaurare un buon rapporto con il proprio bambino, ed educarlo senza forzature, trasformando le cose a volte è come un gioco. Coinvolgere il bambino, insegnargli a comportarsi bene a tavola e a rispettare che il cibo che i commensali, è un primo passo. Il comportamento futuro del proprio figlio dipenderà tutto da come viene educato da piccolo, dunque, cari genitori…. FORZA E CORAGGIO!