Bob Dylan compie 80 anni, la vita di un mito della musica

Bob Dylan

Bob Dylan ha sempre rifiutato ogni etichetta, tuttavia possiamo considerarlo a buon titolo il padre del cantautorato, per aver saputo raccontare in musica le sue poesie divenute pietre miliari della storia della musica rock.

Ieri, il “menestrello del rock” ha raggiunto l’importante traguardo degli 80 anni ed è stato ricordato in tutto il mondo e su tutti i social. E’ davvero un artista completo poeta, cantautore, musicista, pittore e scultore. A Bob Dylan sono stati assegnati molti riconoscimenti tra cui un premio Oscar per la colonna sonora del film “Wonder Boys” con la canzone “Things Have Changed'”, 10 Grammy Award, un premio Pulizer e un Nobel. Ti piace l’argomento? Approfondisci su Alphabetcity.it! Novità, approfondimenti e tanto altro ancora ti aspettano.

La nascita e gli inizi

Robert Allen Zimmermann nasce il 24 maggio del 1941 a Duluth, in Minnesota. A sei anni si avvicina al mondo della musica imparando a suonare il pianoforte e la chitarra e a 15 anni forma la sua prima band, i Golden Chords. Grazie all’ambiente universitario che frequenta, conosce studenti, si avvicina alla politica di sinistra, agli intellettuali della beat generation e agli appassionati del folk. Temi che torneranno nei suoi testi. Comincia a suonare e a esibirsi in pubblico e, nel 1962 cambia nome in Bob Dylan.

A riguardo di questa scelta dirà: “Avevo subito bisogno di un nome e ho scelto Dylan. Mi è venuto in mente così senza pensarci su troppo… Dylan Thomas non c’entrava affatto, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Ovviamente sapevo chi fosse Dylan Thomas ma non ho affatto scelto deliberatamente di riprendere il suo nome. Ho fatto più io per Dylan Thomas di quanto lui abbia mai fatto per me.

Bob Dylan propone uno stile nuovo introducendo la chitarra elettrica nella musica folk, a causa di questo è spesso criticato per le contaminazioni rock considerate troppo moderne. Di fatto diventa l’inventore di un nuovo genere musicale, il folk rock con brani caratterizzati dai suoi assoli di armonica. Si impone sulla scena musicale grazie alla sua versatilità e poliedricità, nonostante una voce non potente, ma indimenticabile.

Agli anni 60 risalgono le sue canzoni più famose come “Knockin’ on Heaven’s Door”, Masters Of War, Don’t Think Twice It’s All Right”, “The Times They Are A-Changin’”, “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”, “Blowin’ in the Wind”, “Forever young” solo per citarne alcune, che sono diventate dei manifesti per un’intera generazione che lottava per i diritti civili. C’è la politica, le rivolte sociali di quegli anni, le citazioni dei suoi studi letterari e filosofici che rendono i suoi testi delle vere e proprie poesie. Bob Dylan verrà seguito da molti altri giovani musicisti in giro per il mondo affascinati da questo modo di fare musica.

Bob Dylan
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Gli anni del successo

Grazie a quei brani Bob Dylan diventa un’icona della musica, un modello a cui ispirarsi. Negli anni successivi la sua carriera ha subito alcuni alti e bassi. Dopo un brutto incidente in moto, il menestrello del rock, cambia la sua visione della vita e fuggire dall’ambiente musicale divenuto troppo soffocante. Dopo quell’evento si limiterà a qualche canzone e a comporre brani per altri artisti, anche se non sarà mai del tutto fermo e tornerà anche a fare qualche apparizione. Negli anni 70 si ritira a vita privata, ma avrà ancora occasione per scrivere canzoni di protesta come Hurricane, dedicata al pugile Rubin Carter imprigionato e poi risultato innocente.

Negli anni a venire Bob Dylan si avvicina alla religione e per questo subirà molte critiche, ma su questo argomento lui stesso dirà: “Ecco il rapporto tra me e il pensiero religioso. Questa è una verità assoluta: ho trovato la religiosità e la filosofia nella musica. Non l’ho trovata da altre parti. Canzoni come Let Me Rest on a Paceful Mountain o I Saw the Light sono la mia religione. Non aderisco ai rabbinipredicatorievangelizzatori e tutto questo. Ho imparato più dalle canzoni che da qualsiasi altra entità. Le canzoni sono il mio lessico. Io credo nelle canzoni”. Negli anni 90, a causa di un’infezione cardiaca, la sua carriera subisce un piccolo arresto. Ma si riprenderà e riuscirà a esibirsi di fronte al papa Giovanni Paolo II, in uno storico concerto.

Il premio Nobel e Pulizer, ambiti riconoscimenti

Nel 2008, a 66 anni, Bob Dylan ha ricevuto il premio Pulizer, l’ambito riconoscimento americano per il giornalismo. La motivazione è stata: “impatto profondo sulla musica popolare e la cultura americana, attraverso composizioni liriche dallo straordinario potere poetico”.

Acclamato come poeta e’ stato sempre considerato dai suoi sostenitori, meritevole di un premio Nobel. Nel 2016 l’Accademia Svedese decide che Bob Dylan è meritevole di questo ambìto riconoscimento. Il premio Nobel è stato istituito nel 1901 e da allora Bob Dylan è il solo musicista ad aver avuto l’onore di ricevere questo riconoscimento.

L’accademia ha motivato così la scelta: “Per aver creato nuove espressioni poetiche attraverso la tradizione della canzone americana, nel campo della letteratura mondiale che si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale”. Tanti auguri al profeta del rock che ha stravolto il mondo della musica e ci ha regalato tante indimenticabili canzoni.