Cambiare abitudini per migliorare se stessi: i passi fondamentali per raggiungere il successo

Da quando ci svegliamo la mattina le nostre giornate sono inevitabilmente condizionate dall’insieme di abitudini che seguiamo ormai da tanto tempo quasi inconsapevolmente. Le abitudini, infatti, sono dei comportamenti automatici che la nostra mente attua al fine di utilizzare al minimo le energie ottenendo il massimo dei risultati nelle varie attività giornaliere. Questo insieme di abitudini ci relegano in uno stato mentale all’apparenza positivo, chiamato comfort zone. La parola comfort ci dà immediatamente l’idea di una condizione comoda, agevole nel quale rimanere il più tempo possibile. Se da una parte questa condizione ancestrale ci rende meno esposti ai pericoli e ai rischi che l’ambiente e il mondo in cui viviamo potrebbero avere, dall’altra la comfort zone potrebbe metterci in una sorta di campana di vetro non permettendoci di interagire con nuove esperienze sensoriali e di vita che potrebbero farci crescere e rinnovarci. 

Dobbiamo riconoscere che cambiare abitudini e, quindi, cambiare anche sè stessi non è facile per diverse motivazioni. Innanzitutto, non nasciamo con questa benefica consapevolezza. Quest’ultima va appresa con la maturità, da chi è più esperto da noi e non si impara certo a scuola. Anche la famiglia e i nostri amici non sempre potrebbero esserci d’aiuto in quanto anch’essi vittime del circolo vizioso delle abitudini. Ma soprattutto la cosa che rende particolarmente difficile distaccarsi da determinate abitudini risiede nella dinamica biochimica che il cervello innesca ogni qual volta ci troviamo dinnanzi ad uno stesso input. Il cervello produce una serie di neurotrasmettitori che producono sensazioni piacevoli e gratificanti rendendo l’esperienza dell’abitudine accattivante e positiva. Questo avviene sia se la gratificazione è reale che presunta, ovvero solo parto della nostra mente. 

Considerato questo, comprendiamo bene quanto questa dinamica possa essere una trappola per noi nel caso in cui dovessimo acquisire abitudini giornaliere dannose per il nostro organismo e il nostro benessere psico fisico. Immaginiamo per un momento che la gratificazione mentale di un soggetto per contrastare la solitudine sia il mangiare in modo poco sano alimentandosi di alimenti ricchi di grassi e zuccheri. Oppure pensiamo ad un soggetto che per acquietare lo stress derivato dal lavoro intraprendesse l’abitudine di fumare o eccedere nell’alcool. E che dire della noia e della stanchezza? La nostra mente potrebbe farci credere che trascorrere ore ed ore dinnanzi ai social oppure alla TV ogni sera sia la migliore opportunità per affrontare i propri disagi in modo piacevole. Al di là degli esempi, una cosa è certa: cattive abitudini creano pericolose dipendenze.

 Ma è possibile uscirne da questi circoli viziosi? Possiamo vincere le dipendenze a cui abbiamo ceduto da anni? Si, se agiamo direttamente e con coraggio sulle nostre abitudini. Per farlo è necessario partire da alcuni importanti concetti di natura diversa. Una da consolidare in noi è che le abitudini hanno un potere eccezionale sul nostro comportamento e sulla nostra forza di volontà. Un’altra ha a che fare con i risultati, che rappresentano importanti motivazioni in favore del cambiamento.

E’ importante fare piccoli passi alla volta per non rischiare di deprimersi e buttare all’aria tutto se non si vedono risultati immediati. Un esempio classico è motivarsi a risparmiare mettendo da parte piccole somme ogni giorno. Come indicato sul sito Risparmiate.it si possono utilizzare diverse pratiche e metodi, come le tabelle di risparmio o appositi quaderni per segnare tutte le spese. Ciò che determina il successo però è la costanza e la ripetizione quotidiana. Un detto antico afferma che fare le cose allo stesso modo porterà sempre e inevitabilmente agli stessi risultati. Ecco perché è fondamentale agire sulle abitudini, soprattutto quelle negative. 

Per prima cosa dovremmo agire sull’atteggiamento convincendoci che cambiare è possibile ed è accessibile a tutti. Poi ad ogni piccolo o grande cambiamento dovremmo affiancare una motivazione valida e potente. Ad esempio, prevenire l’insorgere di una malattia o piacere ad una persona dell’altro sesso sono ottimi alleati nel darci forza nell’evitare abitudini tossiche. Più forti saranno le motivazioni, maggiori saranno le probabilità di successo. Dopo questi passi è necessario agire, che probabilmente è la fase più complicata e delicata. Per rendere piacevole questo importante passo verso la creazione di una nuova abitudine sana, è vantaggioso creare delle condizioni iniziali ottimali. Il che potrebbe significare semplicemente creare un ambiente gradevole attorno a sè. Infine, al termine dell’attività nuova è importante auto gratificarsi facendosi piccoli regali che incentiveranno l’acquisizione dell’abitudine.