Come scrivere il curriculum: tutti i consigli per il CV perfetto

Come scrivere un curriculum

Il Curriculum Vitae è uno strumento fondamentale per trovare lavoro. Quando viene pubblicato un annuncio su internet, di solito sono tante le persone che rispondono: una prima selezione, da parte dei recruiters, avviene proprio attraverso il curriculum.

È indispensabile che il CV sia privo di errori grammaticali e organizzato in maniera razionale (ad esempio con le esperienze lavorative in ordine cronologico). In più, è importante la personalizzazione, nel senso che il curriculum migliore è quello strutturato in base alla singola azienda.

Il curriculum come elemento di personal branding

Proporre il curriculum giusto significa anche promuovere il proprio brand personale. In un certo qual modo, con il CV si fa marketing di sé stessi, delle proprie capacità, delle competenze che permettono di distinguersi dalla concorrenza.

I responsabili delle risorse umane di un’azienda devono fare una scelta, motivo per cui convocano i candidati a un colloquio: ma molti CV vengono cestinati semplicemente perché non rispecchiano ciò che l’impresa sta cercando. Con un curriculum ben fatto, redatto con logica e con originalità, partirai con una marcia in più e “pubblicizzerai” la tua figura.

Un piccolo suggerimento che va al di là del Curriculum Vitae: al giorno d’oggi, il personal branding va curato anche su internet e soprattutto sui social. Quasi sempre il recruiter, prima di chiamare un candidato, dà un’occhiata alle sue pagine social per avere un’idea dei contenuti. Fa’ attenzione che non ci sia nulla che possa andare a discapito della tua immagine!

Curriculum e coerenza

Quando si scrive un curriculum, la parola d’ordine è “coerenza”. Ciò vuol dire, innanzitutto, che i dati devono mirare a delineare un determinato tipo di professionista: se stai rispondendo a un annuncio per copywriter, è inutile riportare che sai suonare bene il piano o che sai cucinare!

In più, è essenziale non dichiarare skills che in realtà non si possiedono. Nel corso del colloquio la verità si saprebbe comunque, e questo non andrebbe a vantaggio della tua candidatura. Non inserire, infine, esperienze controproducenti per la posizione a cui aspiri: ciò vale sia per la formazione, sia per i lavori che hai svolto in passato.

Evitare le omissioni

Ci sono persone che mettono nel curriculum soltanto i risultati positivi: per esempio solo i voti degni di nota, e non quelli troppo bassi. Questa, però, è un’omissione che balza subito all’occhio dei recruiter, ragion per cui è meglio essere onesti e includere tutte le informazioni che riguardano il diploma, la laurea ecc.

Un discorso simile si applica alla sezione del CV sulle lingue straniere. Se non ne conosci alcuna, non tagliare di netto quella parte del curriculum: piuttosto, evidenzia la tua padronanza dell’italiano come madrelingua. Per elaborare il curriculum perfetto non bisogna nascondere i punti di debolezza, ma far risaltare quelli di forza.

Cosa inserire nel CV

I recruiter apprezzano sempre un Curriculum Vitae dettagliato: al contempo, tuttavia, non devi esagerare con la lunghezza. Un curriculum prolisso, di pagine e pagine, non di rado viene cestinato o comunque valutato con scarsa attenzione.

Un CV che si rispetti comprende i corsi di studio e la formazione in generale, le esperienze lavorative, l’abilità con le lingue straniere e con gli strumenti informatici, le principali skills. Queste ultime – lo ribadiamo – devono essere attinenti all’incarico per cui ti stai candidando.

Non dimenticare i contatti e la foto. I primi sono necessari per consentire ai recruiters di mettersi in comunicazione con te senza problemi. La seconda deve essere professionale, nitida, con uno sfondo neutro, in grado di suggerire un’impressione di efficienza e di competenza.

La cura della grammatica

Una delle cose peggiori è inviare un curriculum con errori grammaticali. In tal caso, è praticamente sicuro che non sarai convocato per il colloquio!

Anche a te, molto spesso, sarà capitato di scorrere un testo e di notare come prima cosa i refusi. Questi elementi si vedono subito, e non dispongono bene il recruiter. È fondamentale, quindi, rileggere il Curriculum Vitae più di una volta, per essere certi di cogliere ed eliminare ogni “svista”.

Curriculum su misura per ogni posizione lavorativa

Come già abbiamo sottolineato, il curriculum deve essere su misura. Sotto questo aspetto, ci aiutano tanto i modelli che si trovano in rete: ce n’è uno per ogni esigenza.

Prima di mandare il curriculum, dunque, raccogli dati sull’azienda per cui desideri lavorare. Individua quali sono le qualità e le caratteristiche più apprezzate, anche a livello grafico – per esempio i colori, o una particolare tipologia di foto.

L’importante è che i contenuti siano chiari, esaustivi e concisi. Rifletti bene anche sul formato: non tutti i recruiters prediligono quello europeo.

Un CV strutturato con razionalità

Per scrivere un ottimo curriculum è essenziale la sistematicità. Per cominciare, ti consigliamo di riportare le informazioni in ordine cronologico inverso: dalle esperienze più recenti a quelle più vecchie.

Evita assolutamente i muri di testo, e usa gli elenchi puntati per comunicare le tue skills. Utilizza caratteri di grandezza intermedia, 12 o al limite 14, non di più (anche se il tuo CV è molto breve); inoltre, scegli sempre un font leggibile.

Serviti dei classici strumenti per la formattazione: grassetti, corsivi, paragrafi e così via. Questi sono dettagli che piacciono molto ai membri delle aziende! In definitiva, è indispensabile assumere il punto di vista di chi riceve ed esamina il curriculum.

Qualche altro suggerimento per scrivere il curriculum

Finora ti abbiamo spiegato come realizzare il curriculum perfetto. Qualche ultima raccomandazione: non parlare di te in maniera indiretta, in terza persona, e non adoperare un lessico troppo tecnico e/o formale se non è richiesto nell’annuncio.

Fai in modo che i periodi siano lineari e inizia sempre con la frase principale, mai con una subordinata. Non ricorrere ad abbreviazioni e sigle, e non includere dati non veri (anche se minimi). Infine, ricorda di aggiornare il Curriculum Vitae con le esperienze più recenti e, se ci sono delle lunghe fasi di inattività, pensa a come motivarle prima di andare al colloquio.