Come capire se si è diventati dipendenti dal telefono cellulare

Lo smartphone è entrato a far parte della vita quotidiana di ognuno di noi: anzi, è molto probabile che tu stia leggendo queste righe proprio dallo schermo di un telefono. In alcuni casi, però, il rapporto con questo dispositivo elettronico è diventato così stretto da poter essere paragonato a una dipendenza, se non addirittura a una vera e propria assuefazione. Il problema è che a volte si fa fatica a rendersene conto, anche se ci sono dei segnali inequivocabili da questo punto di vista: un papà che guarda il proprio telefono per più tempo di quello che dedica al proprio figlio dovrebbe iniziare a farsi qualche domanda.

I segnali che fanno capire che c’è un problema

Ma ci sono anche altri sintomi da non sottovalutare: per esempio la costante sensazione di percepire la vibrazione o lo squillo del telefono anche se in realtà non ha suonato; oppure l’abitudine di stare a capo chino sullo schermo dello smartphone mentre si cammina per la strada, con il rischio di andare a sbattere da qualche parte o addirittura di finire investiti. Un campanello d’allarme è anche quello che suona quando ci si sente soli pure se si è in compagnia di amici o parenti. Ancora, è segno di dipendenza dal telefono avere la necessità di ottenere una risposta immediata dopo aver scritto un messaggio a qualcuno o di avere Like istantanei dopo aver postato sui social network.

Che cosa dicono i numeri

I numeri forniti dal Pew Research Center, in effetti, sembrano dimostrare che è in costante aumento il numero di persone che hanno una reale dipendenza nei confronti dello smartphone. In particolare, 2 statunitensi su 3 usano il telefono anche in occasioni in cui non ce n’è la necessità, mentre più di 2 su 5 dichiarano di dormire tenendo il telefono accanto il cuscino per non correre il rischio di non rispondere se dovesse arrivare una chiamata di notte. Addirittura, quasi il 30% degli americani confessa di non poter immaginare la propria esistenza senza smartphone. In Italia, invece, su un totale di 16mila intervistati ben il 46% afferma che non sarebbe in grado di stare senza smartphone, con una netta prevalenza in tal senso delle donne rispetto agli uomini.

Il telefono e la gestione dell’umore

Uno studio condotto dalla Baylor University i cui risultati sono stati resi noti dalla rivista Personality and Individual Difference afferma che chi tende a controllare in continuazione lo smartphone lo fa per risollevare il proprio umore e trovare una consolazione rispetto a qualcosa che va storto. Il telefono, dunque, di volta in volta è uno strumento per ottenere conforto, per distrarsi rispetto alle preoccupazioni e per evadere, anche se solo per pochi momenti. Questa indagine, in particolare, si è focalizzata sul rapporto tra la personalità e la dipendenza dal telefono, ipotizzando che vi sia una correlazione tra un eccesso di instabilità emotiva e un utilizzo spropositato del telefono. L’introversione, in maniera a dir la verità sorprendente, non è tra le caratteristiche che risultano collegate alla dipendenza da cellulare. Ciò che è emerso, invece, è che chi utilizza il telefono più spesso tende ad assumere atteggiamenti capricciosi ed è propenso a sbalzi di umore; inoltre ha più difficoltà nel focalizzarsi sulle proprie mansioni.

I danni per la salute

Il dottor James Carter ha lanciato l’allarme a proposito del cosiddetto text neck, un disturbo sempre più diffuso, in modo particolare fra i ragazzi e i bambini. Di che cosa si tratta? Molto semplicemente delle modificazioni alla spina dorsale che derivano dall’abitudine a tenere la testa piegata in avanti quando si messaggia o comunque si hanno gli occhi rivolti verso lo schermo del telefono. La posizione del collo, mantenuta per ore e ore, determina una pressione più elevata sulla colonna vertebrale. La curvatura normale della spina dorsale può addirittura degenerare, sfociando in problemi che possono coinvolgere la schiena, le spalle, il collo e la testa. Il problema è più grave per i bambini, che sono ancora nel pieno della formazione e del processo di sviluppo del proprio corpo.

L’uso dello smartphone è causa di depressione?

Gli esiti di una ricerca resi noti sulla rivista BMC Psichiatry sembrano dimostrare che un frequente utilizzo dello smartphone, ma anche del computer e del tablet, è correlato con lo stress e con vari sintomi depressivi, oltre che con i disturbi del sonno. Lo studio ha coinvolto più di 4mila giovani di età compresa tra i 20 e i 24 anni, con circa 1.200 donne in più rispetto agli uomini, e si è basato sulla rilevazione dell’intensità di utilizzo dei device. Per quel che riguarda il sonno, addirittura, sembra che la produzione di melatonina possa essere influenzata dalla luce accesa del led dello smartphone lasciato appoggiato sul comodino o sul mobile di fianco al letto.