Narcisismo: la fragilità umana che si specchia nelle apparenze

Narcisismo

Apparire. Il narcisismo vive all’insegna delle apparenze. In una società che si evolve, selezionando i più forti, in molti competono per vedersi riconosciuti ed apprezzati. Secondo Darwin, l’uomo cresce adattandosi ai cambiamenti, perciò si parla di evoluzione. Ma cosa accade quando la specie umana rifiuta il naturale mutamento?

Il desiderio di primeggiare in qualsivoglia attività o ambito sociale spinge le persone a sacrificare la propria unicità. A quale scopo? Pur di ricevere applausi e approvazioni plateali, l’uomo si allontana da se stesso, smarrendosi. Per quanto ciò possa sembrare una prova di forza, in realtà ad emergere è la fragilità umana.

Il narcisismo affonda le proprie radici nella mitologia greca e spesso è indice di un malessere emotivo celato agli occhi altrui. Chi non si sente in imbarazzo di fronte ad un disagio psicologico? Tuttavia, c’è chi lo guarda in faccia con coraggio, decidendo di percorrere la strada della guarigione.

Questo approfondimento intende indagare il narcisismo da vicino, senza giudicare nessuno. Al contrario, vengono forniti dei consigli pratici per ritrovare la bussola del proprio benessere psicofisico. Buona lettura!

Narcisismo: l’assenza di empatia è alla fonte della sua nascita

Nella mitologia greca si narra il mito di Narciso, da cui prende il nome il fenomeno. Chi è Narciso? Il figlio di Cefiso e della ninfa Liriope. Un giorno, egli incontra Eco, che si innamora perdutamente di lui. Narciso, però, non la ricambia perché egli è insensibile all’amore. Un po’ come molti uomini e donne di ogni tempo.

Cosa ne consegue? La dea Nemesi punisce Narciso per la sua insensibilità, condannandolo ad un eterno amore non corrisposto. Ossia quello verso la propria immagine riflessa in una fonte. Tale passione illusoria consuma Narciso fin alla morte. Al decesso, avviene una sorta di reincarnazione, cioè, egli si trasforma in un fiore, noto oggi come narciso, appunto.

Da questa vicenda origina il termine narcisismo, che viene riconosciuto come disturbo narcisistico di personalità. Un individuo affetto da questo disagio ha un’immagine superomistica di se stesso che venera. Chi soffre di narcisismo, si crede onnipotente, avvertendo al tempo stesso un continuo bisogno di ammirazione. L’incapacità di provare empatia per gli altri conduce il narcisista a sfruttare chi gli è attorno, così da poter raggiungere i propri obiettivi.

Il narcisismo costruisce il circolo vizioso di una gabbia affettiva

Secondo Freud esistono due tipologie di narcisismo:

  1. Narcisismo primario, che si manifesta nel primo stadio dell’esistenza. Qui, l’Io non è ancora affermato, pertanto manca ogni genere di relazione e investimento oggettuale;
  2. Narcisismo secondario, in cui la libido viene tolta agli investimenti oggettuali per essere reinvestita sull’Io.

Questo fenomeno nasce nell’uomo fin da bambino, come stadio della sua evoluzione naturale. Tuttavia, le cose possono prendere la forma di nevrosi o psicosi. Le persone narcisistiche vogliono piacere al prossimo, ad ogni costo. Questa malsana ambizione le precipita verso la solitudine e la depressione.

Le aspettative sociali possono far insorgere in ognuno di noi un circolo vizioso che alimenta una sorta di gabbia affettiva. Cercare costantemente di essere sotto i riflettori non è indice di successo, bensì di una profonda insicurezza emotiva.

Come si diventa una persona narcisista? Chi cade nel tranello, ne è vittima perché non ha una buona conoscenza di oppure una maturata autostima. In assenza di questi valori, il soggetto comincia a specchiarsi negli altri. Di conseguenza, il narciso vive in funzione di conferme affettive e tesse delle relazioni squilibrate, in cui ha a cuore esclusivamente il proprio beneficio.

Dal narcisismo si può guarire e acquisire una nuova consapevolezza

La guarigione dal narcisismo è possibile. Come per ogni difficoltà, anche per questa esiste la soluzione. La strada giusta inizia dall’identificazione del problema. Ogni falcata alimenta una nuova consapevolezza per la crescita personale. In che modo si identifica il narcisista? Attraverso la sua sfera relazionale.

Le peculiarità del disturbo narcisistico di personalità sono:

  • relazioni logoranti di amore e odio
  • incapacità di mostrare la propria natura
  • occultamento delle fragilità
  • trattamento del silenzio (il narciso non comunica al fine di colpevolizzare gli altri)
  • manipolazione del prossimo
  • esibizionismo
  • immagine illusoria della propria persona
  • finto buonismo.

L’approccio migliore, tanto per la vittima quanto per il carnefice, è il percorso psicoterapeutico. Chi subisce il narcisismo, si sente dipendente dal narciso poiché egli lo intrappola nella ragnatela affettiva. Di fatto, la persona narcisistica si rende indispensabile. Quando si verifica un’inversione di tendenza, ecco che la vittima viene trascinata tra viziosi sensi di colpa.

Dunque, come ci si può difendere? Bisogna sviluppare una buona autonomia emotiva, evitando di appoggiarsi troppo all’esterno. Per smascherare il narcisista è sufficiente osservare il modo in cui egli si relaziona con gli altri. Infine, è bene diffidare dall’eccessivo altruismo perché esso è un campanello d’allarme.

Il buon senso ci suggerisce che le relazioni sono sane, se ammettono spazi individuali per la naturale e incessante crescita personale.