Tone of Voice: ecco la guida per dare il giusto tono alla propria identità professionale

Tone of voice

Tone of Voice. Queste parole potrebbero risuonare come una novità, soprattutto per chi ancora non sa nulla in materia di strumenti digitali. Mentre per gli esperti, il Tone of Voice rappresenta una meta cui tendere per aver successo nel commercio.

Questo approfondimento è stato redatto allo scopo di spiegare sia l’identità che la funzionalità del tono di voce. Per tagliare il traguardo da vincenti, è opportuno partire dalla definizione di tale mezzo comunicativo. Dopodiché si analizza la funzionalità del tono.

Successivamente si passano in rassegna i principali strumenti che compongono il tono di voce. L’aereo del TOV è pronto per il decollo. L’informazione è la nostra priorità. Benvenuti a bordo di questa lettura!

Tone of Voice: così il marketing promuove ogni impresa

Cos’è il Tone of Voice? In italiano è altresì noto come tono di voce. Si tratta di uno strumento del marketing per promuovere ogni impresa. Nello specifico, il TOV individua gli aspetti peculiari di un’attività per aiutarla a decollare.

Lo stile di un’azienda viene costruito sulla base di tali elementi:

  • semantica
  • linguistica
  • lessico.

La giusta combinazione di queste caratteristiche comporrà l’identità del brand. Per delineare al meglio il proprio progetto, è fondamentale il modo in cui ci si rivolge al pubblico. A questo punto, il tono gioca un ruolo chiave.

Si può essere formali oppure disinvolti. Tuttavia, il dialogo con il target resta efficace se rispetta:

  • contesto
  • momento storico
  • destinatario
  • strumenti comunicativi.

La funzionalità del Tone of Voice

A cosa serve il Tone of Voice? A costruire la propria identità. Non è così facile come può sembrare. Ma neanche impossibile. Ogni attività commerciale ha bisogno di definire i valori che la contraddistinguono. Ed ecco che entra in gioco il Tono di Voce, lo strumento indispensabile per fidelizzare gli utenti.

La funzionalità del Tone of Voice è esattamente quella di aiutare le aziende a dare il giusto tono alla comunicazione. Da dove si parte? Dalle idee che una data azienda vuole esternare. L’interazione che si instaura tra cliente e brand non deve mai essere piatta né meccanica.

Come si definisce un’identità commerciale di successo? Al fine di creare il giusto clima, i valori vanno trasformati in emozioni. Gli utenti percepiscono l’autenticità ed in questa tenderanno sempre a riconoscersi. Pertanto, se un’idea del brand corrisponde ad un bisogno oppure ad un lato della personalità dei clienti, essi lo sceglieranno.

Tone of Voice: ecco gli strumenti che trasmettono empatia e coerenza

Quali peculiarità rendono efficace il Tono di Voce? Sarà pur vero che l’abito non fa il monaco, tuttavia una buona comunicazione tra Brand e Cliente è efficace se rispecchia:

  • empatia
  • coerenza
  • costanza
  • avanguardia.

Un’azienda che punta a degli ottimi risultati produttivi, non può certo trascurare le nuove metodologie di comunicazione. Oggigiorno tutto passa attraverso la frontiera digitale. Ciononostante, il filo diretto con gli utenti deve mantenersi cordiale e mai freddo.

Allora, come bisogna strutturare il tanto ambito ed imperituro dialogo tra azienda e potenziale cliente? Mediante alcuni semplici canali comunicativi, ossia:

  • Newsletter
  • DEM (Direct Email Marketing)
  • Chat bot.

Di seguito, spieghiamo brevemente le caratteristiche di tali strumenti.

Newsletter: il bollettino periodico della pubblicità digitale

Nel caso della newsletter, gli utenti ricevono comunicazioni pubblicitarie che li invitano all’azione, o meglio, all’acquisto, dopo la registrazione sul sito di un’azienda. Tale strumento è noto a tutti, in quanto viene scelto dalla maggior parte delle attività online.

Perché la newsletter è efficace? Innanzitutto per l’impatto emozionale delle immagini contenute. In secondo luogo, la frequenza del suo invio avviene periodicamente, pertanto gli utenti ricordano il brand nel tempo.

Ogni quanto si riceve la newsletter? L’invio del famoso bollettino di pubblicità digitale può essere programmato mensilmente o giornalmente. Talvolta, la newsletter viene inviata di rado.

Il DEM fidelizza il cliente

La seconda opzione è quella del DEM, acronimo di Direct Email Marketing. Di cosa si tratta? Di marketing diretto, volto ad implementare la relazione tra brand e cliente. La comunicazione avviene sempre per email. Quali servizi si promuovono? Servendosi delle moderne strategie e tattiche di fidelizzazione, le aziende promuovo:

  • prodotti
  • servizi
  • eventi.

Qui l’utente diviene partecipe delle campagne promozionali, sentendosi protagonista del brand. Una campagna di marketing diretto ha i suoi vantaggi, sia in termini di costi sia in termini di coinvolgimento del target scelto.

Gli utenti che ricevono un DEM saranno propensi ad interagire con il sito web dell’impresa mittente. In che modo? I futuri clienti si sentiranno parte di un progetto, pertanto effettueranno con fiducia operazioni come il download o l’acquisto di beni proposti.

Chat bot: l’intelligenza artificiale al servizio della comunicazione

Il chat bot è un software che simula la conversazione con un essere umano. Per tale motivo, i chat bot vengono altresì definiti agenti intelligenti. A cosa servono? A svolgere delle azioni meccaniche e perciò sostituibili a quelle di una persona.

L’intelligenza artificiale dei chat bot è in grado di supportare l’utente con:

  • guide interattive
  • risposte a domande frequenti
  • scansione delle parole chiave.

Il tutto si svolge in tempo reale, naturalmente. Gli agenti intelligenti sono denominati anche chatbot e chatterbot. Quest’ultimo è il termine coniato dall’informatico Michel Mauldin nel 1994. Tuttavia, l’intelligenza artificiale debutta già nel 1950, grazie all’eclettico uomo di scienza Alan Turing.

Il Tone of Voice spiega le ali al futuro

Eccoci alla conclusione dell’approfondimento sul Tone of Voice. Partendo dalla definizione che ne da il marketing, sono stati sviluppati altri concetti interessanti. Passeggiando tra funzionalità e strumenti comunicativi, si è risaliti addirittura alle origini dell’intelligenza artificiale.

La comunicazione cambia nel tempo, pur adeguandosi al progresso tecnologico. Molti automi svolgono dei compiti meccanici e ripetitivi. Da un lato, l’uomo viene sollevato da una fatica monotona ed obsoleta. Mentre dall’altro, si tende a sostituire la presenza umana con delle macchine prive di anima.

L’intervento di un lavoratore in carne ed ossa non potrà mai essere eguagliato. Perché? Per via del bagaglio emotivo, che lo rende unico ed insostituibile. Certo, l’ausilio della tecnologia è un bene. Ma restano ancora tanti misteri da svelare. E voi, come immaginate il futuro?