Galateo a tavola, errori da non commettere quando si è invitati a cena

Galateo a tavola

È sempre cosa gradita ricevere un invito a cena o a pranzo, soprattutto quando si possono trascorrere dei bei momenti in compagnia di amici o familiari, in un atmosfera distensiva e di convivialità. Bisogna ricordare, comunque, che ci sono norme non scritte alle quali gli ospiti, intesi sia come padroni di casa che come invitati, alle quali è necessario attenersi: regole di buon senso, buona educazione e galateo che indicano come comportarsi in questi casi.

Regole da rispettare per quando si invitano ospiti…

Per quanto riguarda i padroni di casa, coloro che organizzano il pranzo o la cena e porgono gli inviti agli altri, il galateo prevede poche ma precise norme di ospitalità:

  • L’invito a una cena, anche se informale o con vecchi amici e familiari, non dovrebbe ridursi a un semplice messaggio sms o Whatsapp, o peggio ancora lasciato sulla segreteria telefonica. Una chiamata a voce  risulta molto più personale e dimostra che si ha davvero piacere ad avere ospiti con cui condividere il pasto in casa, mentre il messaggino potrebbe apparire come un invito frettoloso, freddo e impersonale.
  • Se non si è del tutto sicuri, o se non si conosce bene chi verrà a cena, è buona norma informarsi preventivamente sui gusti ed eventuali intolleranze alimentari degli ospiti, in modo da non creare imbarazzi e dover, all’ultimo minuto, rimediare cucinando o ordinando le pietanze diverse da quelle previste nel menù.  A questo riguardo, evitare di destinare all’ospite che preferisce o necessità di una pietanza diversa dal previsto, un singolo piatto differente dagli altri, per non farlo sentire una “pecora nera”. Piuttosto cercare di creare, per quanto è possibile, un menù che includa piatti che abbiano un denominatore comune che faccia sentire tutti gli invitati come ospiti graditi e speciali.
  • La stessa regola vale anche per quanto riguarda eventuali “regole” di casa: avvisare i propri ospiti che, ad esempio, non potranno fumare o portare animali o entrare con le scarpe. Potrebbe apparire come un gesto supponente e poco educato; si tratta invece di sensibilizzare gli invitati su come amate vivere nei vostri spazi domestici e farli sentire a loro agio, senza sorprese e imbarazzi.
  • Essere precisi sull’orario e giorno della cena o del pranzo che si intende organizzare: chiedere anche conferma di chi verrà o non verrà e se accompagnati con ospiti aggiunti. Questo permetterà di preparare la tavola anzitempo e conoscere già la disposizione dei commensali, senza essere costretti a cambiamenti repentini o togliere o aggiungere posti all’ultimo momento.

… ed errori da evitare quando si è invitati a cena

Da parte loro, anche chi viene invitato a pranzo o a cena a casa di amici, colleghi o familiari, deve astenersi, secondo il galateo, da fare errori e gaffe per non mettere in difficoltà o imbarazzo chi ha fatto l’invito. Alcune di queste sono regole di buona educazione già note a tutti; altre, dettate dalla prassi e dalla tradizione, scopriremo essere abitudini sbagliate, invece che gesti di galanteria e gentilezza.

  • È sbagliato, ad esempio, omaggiare agli ospiti padroni di casa, con del vino. Contrariamente a quanto spesso avviene (e probabilmente come è sempre avvenuto, da quando esiste il rito dell’invito a pasteggiare in casa altrui), presentarsi alla cena a cui siamo stati invitati con una bottiglia di vino è un errore assolutamente da evitare. In primis, la selezione fatta sul tipo di vino, potrebbe non essere adatta a quanto è stato previsto per la cena. Chi ospita potrebbe aver già previsto le bottiglie giuste per ciò che ha cucinato e sentirsi in imbarazzo a dover scartare quella o quelle portate dagli invitati, per non rovinare il menù. Il problema non si pone se si tratta di vini di pregio, che verranno considerati più come un regalo personale ai padroni di casa che saranno quindi liberi di degustarli in altre occasioni.
  • Anche omaggiare i padroni di casa portando il dessert rischia di essere una gaffe, perché anche in questo caso potrebbe essere già previsto nel menù o discordarsi troppo dal “tema culinario” del pasto a cui si è invitati. A patto che non si conosca già il menù o che ci venga richiesto espressamente richiesto, come accade qualche volta a pranzi o cene fra familiari o amici di vecchia data con cui si è più in confidenza, si eviti di portare torte o dolci o gelato da degustare a fine cena.
  • Esclusi vino e dessert, è comunque buona regola non presentarsi mai a mani vuoti. Se si è vecchie amicizie e si conosce già la casa, non sarà difficile trovare un presente da regalare: bene anche piante e fiori, ma solo se si ha la certezza che siano graditi e che non siano troppo ingombranti e quindi difficili da collocare nell’abitazione che ci ospita. Nel dubbio e se in famiglia ci sono bambini, scegliere di regalare qualcosa a loro!
  • Evitare di presentarsi a cena accompagnati da altre persone senza avvertire con un certo preavviso e senza conoscere prima se la loro presenza sarà o meno gradita. Questa è una regola del galateo valida anche per eventi informali o feste dove sono previsti molti ospiti.
  • Una volta a tavola il comportamento dell’invitato deve rispettare dei fondamentali della buona educazione, come tenere una conversazione neutra, senza toccare argomenti delicati o imbarazzanti o che offendano in qualche modo la sensibilità degli altri. Assolutamente da evitare è l’utilizzo del cellulare e, ancora peggio, la richiesta del codice del wi-fi di casa.
  • Un buon commensale, secondo il galateo, accetta di buon grado di mangiare ciò che gli viene servito, almeno che non sia intollerante o che non gradisca per niente quella pietanza. In questo caso, spiegherà le sue motivazioni con la massima educazione e aspetterà di mangiare la prossima portata solo quando ci arriveranno anche gli altri. Viceversa, anche se gradisce particolarmente quanto c’è sulla tavola, non si servirà da solo – almeno che non sia prevista questa modalità –  e non si abbufferà, richiedendo più volte di riempire il piatto.
  • Due fondamentali della buona educazione, sia quando si è invitati a cena che in tutte le altre occasioni della vita, sono la puntualità e lagratitudine. Cercare di non tardare a un appuntamento è segno di rispetto verso chi ci attende; in caso di contrattempo che posticipa l’arrivo avviare e scusarsi. A fine cena, al momento di andarsene, non mancare mai di ringraziare per l’ospitalità e i gradevoli momenti vissuti insieme.